Secondo quanto rilevato da una ricerca Istat, l’Italia è tra i Paesi europei con la più alta percentuale (36,9%) di parti cesarei contro il 13% di Olanda e Danimarca, il 15,9% del Belgio e il 16,2% della Finlandia mentre si oscilla tra il 20 e il 25 per cento per la Germania, la Spagna, La Gran Bretagna e la Francia. A detenere il primato nazionale è la Campania che conta oltre il 60% delle operazioni per le mamme anche sotto i 25 anni d'età.
Intanto, i ricercatori dei Center for Disease Control and Prevention di Atlanta (Georgia) hanno condotto un'indagine che ha dato un risultato insolito. Pare che se non ci sono concreti motivi per farlo, il parto cesareo sia più rischioso per il bambino rispetto a quello naturale.
La ricerca è stata condotta su 5.726.037 parti avvenuti negli Stati Uniti tra il 1998 e il 2001.
Le ragioni sono legate e a diverse ipotesi: la più accreditata è che il travaglio, doloroso per la madre, sia però molto benefico per il bambino.
La compressione che il nascituro subisce nel canale vaginale stimola la produzione di ormoni molto importanti per avviare l'attività respiratoria del bebè e serve a svuotare i suoi polmoni dai fluidi che renderebbero difficile il suo primo respiro.
Ma quali sono le ragioni che spingono le donne italiane a ricorrere al parto cesareo anche quando la gravidanza non presenta particolari disturbi?
Perché 1 bambino su 3 nasce così quando potrebbe nascere in modo naturale?
E ancora, perché aumentano spropositatamente il numero dei controlli, delle ecografie e persino delle amniocentesi in età giovanile?
Sicuramente una situazione di questo tipo può essere attribuibile da un lato all’ansia delle donne – anche non più giovanissime – di garantirsi un parto sicuro ma anche, secondo Pina Nuzzo Presidente dell’Udi (Unione donne in Italia) al malcostume sanitario.
Sempre la Nuzzo, infatti, sostiene che molte donne non vengono fatte partorire tenendo conto delle necessità fisiologiche della mamma e del bambino ma secondo quelle del sistema ospedaliero.
Ma a questa “accusa” i medici rispondono dicendo che sono le donne italiane che per evitare complicazioni e spesso anche per sfuggire ai dolori del parto naturale scelgono di partorire con il cesareo.
Inoltre, continuano i medici, se si tiene conto del fatto che in Italia si diventa mamme in età sempre più tardiva affidarsi a questo tipo di parto evita inutili rischi alla futura mamma ma anche alla classe dei medici che in questi anni sono sempre più esposti a denunce da parte delle pazienti.
Insomma siamo davvero così diverse dalle donne del resto d’Europa?
Secondo il Presidente del Telefono Rosa questo gap può essere generato in massima parte dalla paura di affrontare i dolori del parto e probabilmente una soluzione al problema potrebbe essere proprio quella di inserire tra i livelli essenziali di assistenza l’epidurale.
A sostenerlo è anche il Presidente della Federazione degli ordini dei medici, Amedeo Bianco, secondo cui favorie "una cultura meno spaventata nei confronti della gravidanza offrendo un parto indolore" potrebbe modificare notevolmente questo atteggiamento.
Parto Cesareo: quando?
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- SUPER MODERATRICE
OFFLINE - Iscritto il: 27 mag 2021
personalmente ho fatto di tutto x fare il parto naturale, e grazie a dio ci sono riuscita, e' molto piu' veloce la ripresa x la mamma, e non ci sono punti dolorosi, io lo consiglio almeno che non ci sia un reale motivo x dover cedere al cesareo-