Ciao a tutte, di seguito una serie di articoli molto interessati che ho trovato riguardo a qusta malattia molto frequente nei nostri bambini!
Rosolia Malattia contagiosa di breve durata, causata da infezione virale. La rosolia è caratterizzata da un esantema rosaceo, nonché spesso da altri sintomi lievi, come leggera febbre, mal di gola e ingrossamento dei linfonodi dietro le orecchie. L'esantema, che dura da uno a quattro giorni, compare dapprima sul viso e si diffonde rapidamente a petto, arti e addome. La rosolia insorge soprattutto nei bambini e nei giovani, ma solo raramente negli adulti sopra i 40 anni. Ha un periodo di incubazione di 14-21 giorni e un attacco conferisce in genere immunità per il resto della vita.
Sebbene sia molto meno grave del morbillo, la rosolia può avere gravissime conseguenze se contratta nel primo trimestre di gravidanza. Nel feto, infatti, essa può provocare numerose anomalie, rilevabili nel neonato come cardiopatia, ritardo mentale, sordità e cataratta. Queste malformazioni sono spesso talmente gravi che in molti casi provocano aborto spontaneo o inducono la donna a sottoporsi ad aborto terapeutico. Se viene contratta dopo il quarto mese di gravidanza, è raro che la rosolia causi malattie congenite. Le donne incinte esposte alla rosolia possono essere immunizzate passivamente con gammaglobuline, per evitare che contraggano la malattia. Alle donne in età fertile che prevedono di avere figli a breve termine si raccomanda, invece, di immunizzarsi attivamente con i vaccini ottenuti da virus vivi attenuati.
Complicazioni
L'unico vero problema della rosolia è legato all'eventualità di contrarre l'infezione in gravidanza. Il virus della malattia infatti può essere trasmesso al feto attraverso la placenta e, soprattutto se il contagio avviene entro il primo trimestre di gravidanza, esistono discrete probabilità che il feto sviluppi alcune malformazioni a carico del cuore e dell'apparato visivo: si tratta della rosolia congenita. Il problema non sussiste se la donna in passato ha contratto la malattia ottenendone l'immunità, o se è stata vaccinata. Per non correre rischi, prima del concepimento tutte le donne dovrebbero sottoporsi a un esame specifico (Rubeotest) per verificare la presenza degli anticorpi al virus della rosolia, e ove questi mancassero si consiglia la vaccinazione almeno 3 mesi prima del concepimento. La rosolia poi comporta rare complicazioni, per esempio artriti o dolori articolari, disturbi che si risolvono senza conseguenze nel giro di un paio di settimane.
Cura
Trattandosi di una malattia di origine virale, la rosolia non necessita di cure specifiche, deve soltanto fare il suo corso e, nel giro di una settimana, il piccolo guarisce.
Prevenzione
Il vaccino contro la rosolia è preparato con un virus vivo attenuato ed è reperibile sia in forma monovalente che combinata con morbillo e parotite.
Il vaccino contro la rosolia è raccomandato e solo una quota inferiore al 60 per cento dei bambini italiani è vaccinata contro questa malattia entro i due anni di vita (stima sui nati del 1996). Anche il numero di ragazze adolescenti e di donne in età fertile vaccinate contro questa malattia è insufficiente a controllare la malattia in Italia. Per controllare adeguatamente la malattia, infatti, è necessario vaccinare sia tutti i bambini entro i 2 anni di vita (con un richiamo verso i 12 anni di età) per prevenire la circolazione del virus, sia le ragazze adolescenti e le donne in età fertile che non sono state vaccinate e che non hanno avuto la malattia.
Come si manifesta
Sintomi iniziali
arrossamento del palato e della gola
talvolta febbre (non elevata)
modesto arrossamento degli occhi
ingrossamento delle ghiandole del collo
Dopo 1-2 giorni (fase delle macchie)
macchie color rosa, prima al viso, poi al tronco e agli arti (non sempre presenti)
talvolta dolori alle articolazioni (specie delle mani, soprattutto nelle femmine adolescenti)
Dopo altri 3-5 giorni (guarigione)
attenuazione delle macchie a partire dal volto, e successiva lieve desquamazione della cute
Essendo una malattia virale, non è disponibile una cura specifica.
E' necessario consultare il pediatra se:
si è preoccupati circa il decorso della malattia
se il bambino è sofferente
Se un bambino con la rosolia è venuto a contatto nei giorni in cui era infettivo con una donna in stato di gravidanza, è necessario avvisarla tempestivamente.
Riammissione a scuola
Il bambino può tornare all'asilo o a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa delle "macchie".
Come ci si contagia
Ci si contagia con facilità se si viene a contatto diretto con un soggetto affetto da rosolia, che è contagioso nel periodo compreso tra i pochi giorni precedenti la comparsa delle macchie e i 5 -7 giorni successivi.
Periodo di incubazione
E' di 2-3 settimane (di solito di 16-18 giorni).