ATTACCAMENTO CORRETTO AL SENO
Si può allattare in molte posizioni, per iniziare le più comode sono da sdraiate sul fianco e da seduta.
In entrambe il bambino dovrebbe trovarsi sdraiato sul fianco con la pancia contro il corpo della madre (anche la madre dovrebbe trovare una posizione comoda e rilassata). Il capezzolo dovrebbe trovarsi all’altezza del naso del bambino in modo che quando quest’ultimo spalancherà la bocca prenderà il capezzolo dal basso verso l’alto.
Il bambino si attacca al seno e non al capezzolo per cui non ha molta importanza la forma del vostro capezzolo, l’importante è che non venga preso in punta. L’ideale sarebbe di stimolare la bocca del bambino con il capezzolo per poi avvicinarlo al seno quando aprirà la bocca (come per fare uno sbadiglio) e permettergli di prendere in bocca una buona parte dell’areola.
SEGNI DI ATTACCAMENTO CORRETTO
Il naso e il mento del bambino toccano il seno.
La mascella si muove nella suzione fino all’orecchio.
Il ritmo della suzione all’inizio è veloce per poi rallentare e fermarsi a tratti per deglutire.
Solo in caso di seno particolarmente abbondante è necessario allontanare lo stesso dal naso dal bambino, in tal caso potete farlo esercitando una leggera pressione sulla parte superiore del seno.
QUANTITA’ DELLE POPPATE
Negli ospedali purtroppo vige spesso la regola di portare i bambini alle madri “ad orario”, in realtà , la maggior parte dei neonati succhierebbe dal seno più volte di quelle previste dagli orari imposti: in genere un neonato dovrebbe poppare dalle 8 alle 12 volte nelle 24 ore, ma finchè cresce bene ogni bambino può trovare il suo ritmo da solo.
DURATA DELLE POPPATE
Ci sono bambini che amano poppare a lungo e quelli che in 5 minuti hanno finito, quelli che ciucciano a brevi intervalli (anche ogni ora) e quelli che lo fanno ogni 3-4 ore, e poi ci sono i tipi “misti”. L’ideale sarebbe di lasciare al bambino la possibilità di succhiare secondo le sue esigenze, anche perché questo permette alla madre di essere sicura che il bambino prenda la quantità di latte di cui ha bisogno.
PERCHE’ IL BAMBINO SUCCHIA?
E importante sapere che un bambino si attacca al seno della madre per molti motivi e non solo per sfamarsi.
Al seno il bambino riceve:
# nutrimento
# liquidi
# ormoni
# anticorpi
# conforto
# soddisfazione dell’istinto di succhiare
HO ABBASTANZA LATTE?
Nell’era del biberon non poter controllare la quantità di latte ingerita dal bambino genera molte ansie. L’importante è osservare la crescita del bambino e le emissioni di feci e urina, se qualcosa esce qualcosa sarà pure entrato!
In genere, dopo la prima settimana di vita un bambino dovrebbe evacuare più volte (feci quasi liquide e giallastre) e bagnare almeno 4-5 pannolini al giorno. Alcuni bambini evacuano ogni 2-3 giorni, anche ciò è normale purchè le feci siano morbide e abbondanti.
Un altro indicatore importante del buon andamento dell’allattamento al seno è la crescita di peso che dovrebbe essere di almeno 120 grammi a settimana per i primi 2-3 mesi. A volte capita che una settimana il bambino non aumenti per poi recuperare la settimana dopo.
Se allattato al seno il bambino non può aver preso troppo peso! Ci sono bambini che crescono in maniera sorprendentemente veloce all’inizio, ed altri che sembrano sempre ai limiti, se il bambino è in buona salute e la crescita è regolare tutto va bene.
Dopo il terzo mese di vita la crescita rallenta ed è normale che sia così. E normale anche che il seno non sia più duro e pieno, ma morbido, ciò non significa che ci sia meno latte, ma anzi che il seno produce la quantità giusta per quel bambino.
Non è necessario dare acqua al bambino se è libero di attaccarsi al seno quando e come vuole!
a cura di Ivana Arena
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IL BAMBINO NON CRESCE ABBASTANZA
Se ci sono dei dubbi sulla crescita del bambino la risposta migliore è senz’altro quella di migliorare l’attaccamento al seno e la quantità delle poppate.
Dare un’aggiunta di latte artificiale dovrebbe essere l’ultima delle risorse a meno che la situazione non sia tale da richiedere un intervento immediato.
Per aumentare la quantità di latte è necessario aumentare la quantità delle poppate (PIU’ SI SVUOTA IL SENO PIU’ LATTE SI PRODUCE) svegliando il bambino se necessario.
In caso di un bambino particolarmente “pigro” si può anche stimolare il seno con un tiralatte usandolo ogni 2 ore circa finchè non ci sia un miglioramento.
Un altro problema potrebbe essere un attaccamento inadeguato al seno, se il bambino non prende abbastanza bene il seno lo stimola poco e probabilmente provocherà problemi e dolore alla madre. Se avete dolore forte durante la poppata bisogna ricontrollare il modo in cui il bambino si attacca al seno.
DOPPIA PESATA
Fare la pesata prima e dopo il pasto del bambino non è raccomandabile (a meno di situazioni particolari) in quanto genera spesso ansia e timori ingiustificati sull’andamento dell’allattamento. Non è la quantità di latte a essere ingerita dal bambino ad essere importante, ma la sua crescita di peso. Per sapere che va tutto bene e che il bambino sta prendendo la quantità di latte giusta per lui/lei si possono controllare la crescita di peso e le emissioni di feci e urina.
PIANTO
Spesso viene detto alle neo-mamme che se il bambino piange dopo la poppata bisogna dargli un’aggiunta di qualche tipo perché vuol dire che è affamato. Nella maggior parte dei casi non è affatto così: i bambini piangono per moltissime ragioni. Se la crescita è buona il fatto che il bambino sia spesso irrequieto non significa che non stia mangiando abbastanza, probabilmente ha altri motivi di stress. Se non cresce bene e piange molto può essere necessario rivedere e migliorare la qualità e quantità dell’allattamento.
IGIENE DEL SENO
Non è necessario pulire il seno in modo speciale, basta un po’ di acqua nella normale igiene quotidiana. Soprattutto non è necessario pulire il seno prima e dopo le poppate. Sarebbe bene evitare il sapone perché secca la pelle del capezzolo. L’ideale sarebbe che la pelle del capezzolo fosse sempre morbida e asciutta. Quindi fa bene tenere il seno all’aria ed eventualmente usare un po’ di olio di mandorle per ungere una pelle troppo secca.
ALIMENTAZIONE DELLA MADRE
La dieta ideale per una donna che allatta sarebbe quella sana che dovrebbe avere in ogni momento della sua vita. Detto questo non è necessario che ci siano restrizioni alimentari a meno di casi particolari di intolleranza da parte della madre e del bambino.
Si può e si deve mangiare di tutto, al limite può essere necessario fare attenzione a moderare caffè, the, coca cola, cioccolata, perché contengono degli eccitanti che possono passare al bambino (nessuno ci tiene a passare una notte in bianco!)
FUMO
Sarebbe bene che una donna fumatrice abbia smesso di fumare già in gravidanza. Detto questo per il figlio di una fumatrice è meglio essere allattato al seno piuttosto che non.
SVEZZAMENTO E DURATA ALLATTAMENTO
Non vi è una durata prestabilita per l’allattamento materno, anche un solo giorno di allattamento è importante per il neonato.
Sarebbe bene che il bambino venisse allattato esclusivamente al seno almeno per i primi sei mesi di vita, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per poi continuare finchè madre e figlio lo gradiscono.
Verso i sei mesi d’età in genere i bambini sono pronti per accettare qualcosa di diverso dal latte materno ed hanno bisogno di integrare la loro dieta. Ci sono bambini che incominciano lo svezzamento prima ed altri che a otto, nove mesi ancora non sono pronti. Se il bambino continua a crescere bene ed è in buona salute non ci sono motivi di preoccupazione anche se prende poco cibo.
Non è necessario né raccomandabile svezzare il bambino prima di un anno d’età, si tratta piuttosto di integrare il latte materno che, da solo, non è più sufficiente. Questo non significa che il latte materno perda il suo valore nutritivo e di conforto per il bambino. Se lasciato fare ogni bambino sceglie il momento in cui staccarsi completamente dal seno, questo può succedere ad un anno, a due o più in là. Anche la madre può decidere che è giunto il momento di smettere e “trattare” con il bambino su questo punto.
PROBLEMI AL SENO
Il primo periodo di allattamento è quello più delicato ed è più facile che possano sorgere dei problemi e dei fastidi al seno.
I primi giorni il capezzolo può fare abbastanza male perché non è abituato ad una suzione così forte. Il dolore, se c’è dovrebbe scomparire dopo qualche giorno, se continua ed è forte o se ci sono dei segni sul capezzolo è necessario ricontrollare il modo in cui il bambino si attacca al seno.
Quando arriva la montata lattea, in genere tra il 2° e il 5° giorno (ma in alcuni casi anche più tardi) il seno può diventare molto duro e dolente. Può esserci un rialzo febbrile, che non ha significato patologico. L’importante è che si continui ad attaccare spesso il bambino, e dove non fosse possibile a tirare il latte a mano o con un tiralatte.
Quando il seno è così gonfio e duro che fa male al solo sfiorarlo e si ha difficoltà a spremere il latte si può parlare di ingorgo. Per risolvere un ingorgo può essere utile applicare dei panni bagnati e caldi sul seno e massaggiarlo prima di provare a tirare il latte. La miglior prevenzione dell’ingorgo, nonché la sua cura, consiste nell’attaccare spesso il bambino al seno.
Se il seno appare duro, arrossato e la febbre sale sopra i 38,5 C° si può parlare di mastite. La mastite si può curare con l’omeopatia o con antibiotici, l’importante è non smettere di allattare.
Se avete problemi al seno telefonate pure al nostro cellulare 333 9856046
FARMACI
Molti farmaci sono compatibili con l’allattamento, anche se quasi tutti passano nel latte in minima quantità.
Se dovete prendere un farmaco rivolgetevi al Centro regionale di informazione sui farmaci in allattamento e in età pediatrica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, tel. 02.39005070, attivo da lunedì a venerdì, ore 9.30-15.00. per aver conferma della sua tollerabilità in allattamento, oppure parlatene con il vostro medico.
Se avete problemi o dubbi sull’allattamento chiamate il cellulare 333 9856046 oppure scriveteci.
a cura di Ivana Arena