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igiene orale

I primi mesi di vita. Si discute di allattamento al seno e latte artificiale, di come e quando allattare, delle pappe migliori (e peggiori), della depressione post parto, dei pannolini, dei primi controlli medici, di quando (e come) farli dormire, di tutto il resto.
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lalletta77
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Denti sani e forti

Una corretta igiene orale e un’alimentazione equilibrata sono i due pilastri che rendono i denti sani e forti, senza dimenticare la predisposizione genetica.
Il principale pericolo per la salute dei denti è rappresentato dalla carie, un processo di distruzione progressivo determinato da un mix di fattori. La carie coinvolge circa il 90% della popolazione italiana.
In Italia nel 2000 i bambini totalmente esenti da carie a 6 anni erano il 6% (tranne che, eccezionalmente nella provincia di Varese dover sono risultati il 62%). L’OMS ha già stabilito l’obiettivo per il 2010: 90% di bambini sani a 10 anni, obiettivo non troppo difficile da raggiungere anche in Italia, dove l’indice di incidenza di carie infantile si sta riducendo in modo vertiginoso. Ciò dipende da tre fattori:

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una corretta igiene dentale
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una sana alimentazione
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una supplementazione in fluoro

La struttura del dente
Il dente presenta una parte emergente dalla gengiva denominata corona, un’altra immersa nell’osso detta radice che ne consente la stabilità e una zona di connessione denominata colletto.
Da un punto di vista strutturale in ogni dente distinguiamo a partire dalla parte più interna: la polpa dentaria localizzata nella cavità interna di ogni dente e costituita da tessuto percorso da vasi e terminazioni nervose che ne consentono una particolare sensibilità agli stimoli sensitivi (freddo, caldo, dolore, ecc…).
La dentina di dura consistenza, ricopre la polpa dentale ed è a sua volta ricoperta dallo smalto nella zona della corona e dal cemento nella parte radicolare.

Lo smalto ricopre la corona ed ha la peculiarità di essere il tessuto più duro perché più mineralizzato dell’organismo.Ha una superficie irregolare con sporgenze e nicchie ove si deposita la placca batterica.

L'importanza del fluoro
Nella costituzione del dente, così come dell’osso, il fluoro ha un’importanza particolare: esso, introdotto con il cibo e l’acqua in forma biodisponibile va a sostituire l’idrossile dell’idrossiapatite con meccanismo di scambio ionico, formando la fluoroapatite; questo si verifica prevalentemente durante l’osteogenesi, o comunque durante le fasi di formazione dello smalto del dente. L’azione del fluoro è quindi molto più efficace durante la fase di crescita sia dell’osso che del dente. La prevenzione delle carie con fluoro inizia dunque già durante la vita prenatale: la dose tossica di fluoro è di gran lunga superiore di quella assunta con i normali integratori, e la fluorosi (malattia da accumulo di fluoro) è un evento estremamente raro: L’integrazione di fluoro si può attuare con la fluorazione delle acque, dei cibi (latte, sale…) o con l’assunzione regolare di integratori. Bisogna considerare anche il tipo di acqua che generalmente si beve perché esiste una gradazione delle acque tra quelle molto povere in fluoro (minore di 0,3 mg/l) a quelle che hanno un contenuto piuttosto alto in fluoro (superiore a 0,7 mg/l). Si è notato che quanto più ricca in fluoro è il tipo di acqua utilizzato da un gruppo, tanto più rara è l’incidenza di carie (è necessario però bere in abbondanza per avere un certo effetto preventivo).

Nello sviluppo della carie giocano un ruolo determinante anche alcuni batteri quali lo Streptococcus mutans, i lactobacilli, i lieviti e gli Actinomyces. Essi liberano degli enzimi che agiscono sui carboidrati (zuccheri) presenti nella bocca,formando acido lattico che svolge un’azione lesiva sui denti attacca dapprima lo smalto e, successivamente, la dentina, fino a corroderli.
a cura del Dott. Gianni Astrei

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